“Finché, domestica o straniera, voi avete Tirannide, come potete aver Patria? La Patria è la casa dell’uomo, non dello schiavo”. Giuseppe Mazzini

“Giuseppe Mazzini, chi era costui”? Domanda assurda, provocatoria e un po’ scema? Niente affatto!

In effetti – senza scomodare il “Carneade” di Manzoniana memoria – è indubbio che a 150 anni dall’Unità d’Italia, chiedendo in giro a qualche “giovine” e a qualche “non più giovine” un poco distratto, si sprecherebbero gli attestati d’ignoranza intorno a uno dei Padri della Patria. Continua a leggere »

“Ogni tempo ha il suo Fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di Potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua Volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’Informazione, inquinando la Giustizia, paralizzando la Scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’Ordine, ed in cui la Sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul Silenzio forzato dei molti”. Primo Levi

E’ davvero sbalorditivo, o per meglio dire è inquietante.

Leggendo e rileggendo delle parole di un tempo ormai andato, si trae un dipinto iperrealista della “bucolica” Italia contemporanea e in special modo del suo “sottobosco politico”. E’ un po’ come se il passato non avesse insegnato nulla e nulla avesse da insegnare, a questo balordo presente. Continua a leggere »

“Ho smesso di credere all’utilità di una Storia scritta al di fuori di tutti i circuiti della Politica e della Cultura tradizionali. Anzi, ad essere sincero sino in fondo, ho smesso di credere all’Italia. Rimarremo quello che siamo: un conglomerato impegnato a discutere, con grandi parole, di grandi riforme a copertura di piccoli giochi di potere e d’interesse. L’Italia è finita”. Indro Montanelli

Non v’è dubbio: l’unica Legge “tagliata su misura” per l’Italia sembra essere quella di “Murphy”.

Per quanto i giorni passino e gli inviti all’ottimismo e alla fiducia si moltiplichino in un insopportabile susseguirsi di chiacchiere, il rischio di un “default” in stile Argentino del nostro Paese – che faccia un sol boccone della crisi Greca – non pare proprio esser venuto meno. Continuare a nasconderlo, è un semplice atto di viltà compiuto alle spalle dei cittadini. Continua a leggere »

“L’idea più stravagante che possa nascere nella testa di un uomo politico, è quella di credere che sia sufficiente per un popolo, entrare a mano armata nel territorio di un popolo straniero, per fargli adottare le sue Leggi e la sua Costituzione. Nessuno ama i missionari armati; il primo consiglio che danno la natura e la prudenza, è quello di respingerli come nemici”. Maximilien de Robespierre

Non vi sono dubbi…

Gli anni passano imperterriti e dietro di loro lasciano gli strascichi di scelte diplomatiche affrettate, disattente, spesso “interessate” e finanche distorte da quelle emozioni del momento, che uomini di Stato davvero capaci dovrebbero imparare a tenere a freno, gestendole al meglio, per evitare di inciampare in errori e contraddizioni, che alla lunga ricadano sui propri cittadini e magari su quelli di altri Paesi. Continua a leggere »

“La necessità di supervisione e regolamentazione del Mercato, di recente, è diventata molto più forte. Ma il ruolo di supervisione del Governo, negli U.S.A. in particolare, è stato bruscamente limitato a causa della crescente fiducia nella natura auto-regolatrice dell’Economia di Mercato. Ci si sofferma troppo sul lato economico, sul costo delle spese Statali, piuttosto che sui benefici. Tagli eccessivi della Spesa Pubblica possono frenare la crescita”. Amartya Sen

Signore e Signori, ecco a Voi il più grande spettacolo del mondo!

No, non si tratta del solito Circo che piace a grandi e piccini, che arriva di soppiatto, che pianta le tende, che esegue in replica lo show e che prima o poi sbaracca e se ne va. E seppur sia indiscutibilmente vero che anche qui non manchino animali, saltimbanchi, equilibristi, pagliacci e donne barbute, quello in questione è, nostro malgrado, il circo della Politica Tricolore dei tempi moderni, fermo all’autopromozione, alla reclame, allo scontro improduttivo sempiterno e niente più. Continua a leggere »