Quanto tempo… Già! Quanto tempo è passato, da quando in veste di contribuenti non dovevamo preoccuparci di quanti denari entrassero nei forzieri dello Stato, grazie a giochi, giochetti e lotterie.

Ricordate? Un tempo, nell’Italia pallonara svettava il Totocalcio ovvero “la schedina” per antonomasia. Costava poco (appena 800 Lire per ogni colonna compilata) e garantiva, se non di “fare 13”, di vivere qualche ora nella speranza di riuscire a cambiare vita, fuggendo ai Caraibi, in Polinesia, sulla Luna… Almeno finché di colpo, “90° minuto” spazzava via tutti i sogni, trasmettendo i risultati delle partite.

Per gli amanti delle corse dei cavalli c’era poi il Totip, mentre per i patiti di numeri e Cabala c’era il Lotto nell’unica estrazione del Sabato, (cui ne venne affiancata una seconda, negli anni ’90, con il proclamato intento di raccogliere fondi da destinare alla cultura e quindi una terza in tempi più recenti).

Impazzavano anche le Lotterie Nazionali – su tutte quella di fine anno – per cui si diceva che la fortuna fosse più benevola, comprando un biglietto in autostrada, in aeroporto, nelle stazioni… Punti di vista…

Poi fu il boom. Ovvero, per far fronte a deficit incontrollabili vennero introdotte Lotterie istantanee, Superenalotto, scommesse sportive, video poker… Tutta manna dal cielo per il “povero” Ministero delle Finanze.

Ed in futuro? Avremo nuovi Casinò, che affiancheranno i 4 attualmente autorizzati (almeno questo è l’intento governativo) e forse una Gratta e Vinci “previdenziale”…

A questo stravolgimento senza freni, fanno da contraltare i tanti drammi personali ed i fatti di cronaca legati alla febbre del gioco che, complici anche le problematiche economiche attuali, devastano la vita di parecchie famiglie e che sempre più spesso passano inosservati. In effetti, oggigiorno tra i media (le TV in primis) non va molto di moda parlare di argomenti tristi – seppure educativi delle coscienze e dei comportamenti – quando non prevedano almeno un paio di morti da sbatterci in faccia. Fa più spettacolo il filmatino scemo scaricato da Youtube o, appunto, la notizia che il montepremi di questo o di quel gioco, abbia raggiunto cifre stratosferiche…Anzi da favola!

Ah, dimenticavo! Qualora decidiate per una qualunque ragione, di passare di meno nelle ricevitorie, ricordateVi che allora il dramma riguarderebbe il bilancio italiano

Insomma è meglio invitare la gente, ad incrementare le giocate, a sperare, a sognare e solitamente a… Non vincere.

Eh si, perché l’unico vincitore è sempre e solo uno: il nostro caro croupier nazionale.

D.V.