“La Democrazia ha bisogno della dissoluzione del Potere privato. Finché esiste il potere privato nel Sistema Economico, è una barzelletta parlare di Democrazia. Non si può nemmeno parlare di Democrazia, se non c’è un controllo democratico dell’industria, del commercio, delle banche, di tutto”. Noam Chomsky

OK, riavvolgiamo il nastro!

Ricordate tutte le parole di biasimo e le aspre critiche contro la Finanza Creativa e la Speculazione Finanziaria, tutte le prese d’atto circa la fragilità e la distorsione del Sistema Bancario e Creditizio, tutti i bei discorsi ed i proclami su come uscire dalla Recessione più forti e in salute rispetto a “prima del botto”, evitando sul nascere ogni ricaduta futura, grazie a più stringenti controlli dell’Autorità?

Beh, era pura mistificazione, nient’altro che calcolata menzogna proferita da chi del falso di Stato e di Mercato abbia fatto una lucrosa libera professione. E se non lo avete ancora capito, per favore, bevetevi un buon caffè amaro, doppio, lungo, in tazza grande, ma per carità: svegliatevi! Continua a leggere »

Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella “patacca” di destra che ci governa”. Indro Montanelli

Alla fine è giunta la resa dei conti.

Già, perché neppure troppo inaspettatamente, durante la Direzione Nazionale del PDL, le cariche dello Stato n°3 e n°4, in veste di co-fondatori del partito, se le sono date di santa ragione, almeno a parole, mettendo una pietra tombale sopra al rapporto politico ed umano che li legava da oltre quindici anni.

Erano i primi anni ’90, era tempo di elezioni – come sempre accade in Italia – e interpellato su chi avrebbe voluto Sindaco di Roma, nel ballottaggio tra Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, l’imprenditore Silvio Berlusconi si schierò dalla parte del primo.

Per le cronache del tempo, egli divenne subito: il Cavaliere Nero.

Un Cavaliere errante – senza più un “Principe” da servire e dal quale ricevere “protezione” – pronto a scendere sul campo della battaglia Parlamentare, per risollevare le sorti del “Feudo Tricolore”, per regalare “nuova prosperità” a noi poveri vassalli vessati da tasse e burocrazia (ma che bravo) e magari, a tempo perso, per evitare di cadere lui stesso, sotto ai colpi di quei Giudici Lanzichenecchi che lo avevano privato d’improvviso, della vantaggiosa copertura garantitagli dalla fortezza Craxo-SocialistaContinua a leggere »

“La Politica è una strana cosa. Le regole che si possono enunciare per gli altri mestieri sembra che non si applichino alla Politica. Un uomo politico può cominciare da giovane come accalappiacani e in pochissimo tempo riuscire a farlo dimenticare. Ecco ciò che rende la carriera politica quella che è”. Erskine Caldwell

Occorre fare una premessa, tanto vera quanto indiscutibile: il problema dell’Italia non si chiama Governabilità.

Già, perché al di là d’ogni intento mistificatorio che pare scandire le parole e guidare le azioni di Uomini di Stato ed imprenditori confindustriali, di sindacalisti e giornalisti loro “amici”, d’intellettuali da strapazzo e via dicendo, le “grane” sono ben altre e sono ben note all’uomo della strada.

Sistema scolastico all’anno zero, Ricerca Scientifica abbandonata a sé stessa, disoccupazione crescente, stipendi e pensioni “da fame”, prezzi “fuori mercato”, mancanza di alloggi a costi equi, mancata integrazione del diverso e dello straniero, assenza di etica nella gestione della “Cosa Pubblica”, malversazione diffusa, clientelismo, ecc.

Questi sono i mali. Tutto il resto è solo pomposità terminologica. Una cortina fumogena utile a sviare lo sguardo della gente lontano dai drammi che si trovi a vivere sulla propria pelle e che conducono dritti alla “deriva” personale e familiare. Continua a leggere »

“A proposito di Politica… Ci sarebbe qualcosa da mangiare”? Antonio de Curtis, in arte Totò

Sono trascorse appena due settimane da un appuntamento elettorale “sotto tono”, che attraverso la massiccia rinuncia all’esercizio del diritto di voto ha dimostrato la crescente disaffezione dei cittadini verso la Politica, eppure già tornano a farsi largo i timori, di quanti guardino con cupa preoccupazione al rinnovato successo di quel partito “pseudo-rivoluzionario” chiamato Lega Nord.

In effetti, se è vero che la Democrazia trovi nella Partecipazione popolare la via maestra perché si compia pienamente e non resti solo propaganda, non vi può essere dubbio alcuno, che nelle mire di tale Formazione vi sia puramente e semplicemente lo “smembramento” del nostro Paese. Continua a leggere »

“Wirft man einen stein, so ist das eine strafbare handlung. Werden tausend steine geworfen, ist das eine politische aktion. Zündet man ein Auto an, ist das eine strafbare Handlung, werden hundert Autos angezündet, ist das eine politische aktion. Protest ist, wenn ich sage, das und das paßt mir nicht. Widerstand ist, wenn ich dafür sorge, daß das, was mir nicht paßt, nicht länger geschieht”. Ulrike Marie Meinhof

“Se uno lancia un sasso, il fatto costituisce reato. Se vengono lanciati mille sassi, diventa un’azione politica. Se si da fuoco a una macchina, il fatto costituisce reato. Se invece si bruciano centinaia di macchine, diventa un’azione politica. La protesta è quando dico che una cosa non mi sta bene. L’opposizione è quando faccio in modo, che quello che adesso non mi piace non succeda più”. Ulrike Marie Meinhof Continua a leggere »