“Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente”. Seneca

Prendete appunto: oggi 1 Settembre 2009, in un certo qual modo si fa la Storia

Entra infatti in vigore una Direttiva, che bandisce le lampadine ad incandescenza all’interno dell’Unione Europea. Ciò, in attesa che il mercato esaurisca le proprie scorte. Le prime ad “andare in pensione” saranno quelle da 100 Watt, mentre entro il 2012 dovrà cessare il commercio anche di quelle aventi una potenza inferiore. Uniche eccezioni: forni e frigoriferi, che potranno montare i “vecchi modelli” fino al 2016.

Tra un paio d’anni resterà solo uno sbiadito ricordo, di quel vecchio bulbo di vetro, metallo e filamento di Tungsteno, brevettato da Thomas Alva Edison nel 1880, considerato inquinante, dalla durata limitata e poco efficiente (solo il 5-10% dell’energia da esso sviluppata si “esprime” in luce, quella restante è puro calore).

Sarà tutto un “fiorire” di lampade fluorescenti ed alogene, che se da un lato garantiscono una “vita media” maggiore e minori consumi di elettricità, dall’altro preoccupano perché contengono fino a 5 mg di Mercurio! Per evitare riciclaggi “poco ecologici” – soprattutto in quei Paesi che non abbiano il pollice verde – è previsto che i rivenditori le riprendano indietro, una volta esaurite.

Il risparmio annuo stimato, in base ai calcoli degli esperti Comunitari, si aggirerebbe intorno ai 40 Terawattora (pari al consumo elettrico della Romania) e contestualmente le emissioni di CO2 calerebbero di 15 milioni di tonnellate. In “soldoni” ciò vorrebbe dire una generale riduzione di spesa, di poco meno di 10 miliardi di Euro, ed un “guadagno” di 25/50 Euro per ogni famiglia.

Meno male? Mica tanto! Dal 1962 esiste una tecnologia chiamata LED (Light Emitting Diode) sviluppata dall’Americano Nick Holonyak Jr. che potrebbe fare un solo boccone anche dei sistemi alogeni e fluorescenti.

La potenzialità dei LED stanno nella capacità di diffondere una luminosità quattro volte più elevata delle altre, nel basso prezzo, nell’affidabilità, nell’incomparabile efficienza (rapporto luce/consumo di 3 a 1) e nel fatto di non necessitare di circuiti d’alimentazione complessi.

Da oggi, quando guarderete l’occhiolino rosso della TV in stand-by, abbiate ben chiaro in mente, che la scienza che ne è alla base sia capace di illuminare intere città. Basterebbe cominciare applicandola alle rete semaforiche ed i bilanci comunali “sorriderebbero”. Chiedete ai cittadini di Torraca, piccolo centro del Salernitano e prima LED city al mondo, che da tempo passeggiano soddisfatti, tra moderni lampioni “avari di inutili sprechi”…

Insomma comprenderete che anche stavolta, in quella che appare come una Rivoluzione verde, abbia prevalso – tra i burocrati di Bruxelles – l’interesse industriale di pochi, su quello sociale, economico ed ecologico di tutti.

E’ proprio vero… Spesso ad essere troppo lungimiranti e pragmatici nelle scelte si rischia di esser tacciati per sognatori, o Rivoluzionari fuori dal tempo. Soprattutto da quanti speculino sull’inconsapevolezza e sulla buona fede altrui.

D.V.