metternich“La diplomazia è l’arte di permettere ad un altro di fare a modo tuo”. David Frost

Negli ultimi tempi, capita sovente che nella giungla della disinformazione mediatica – fatta di pubblicità mascherate da notizie, pettegolezzi e “puttanate” varie – si venga casualmente a conoscenza di atti politico-diplomatici internazionali di rilievo.

Un paio di giorni fa, ad esempio, il terrorista Youssef Maged al Molqui, è stato rimesso in libertà. Il capo del commando Palestinese che nel 1985 assaltò e sequestrò la nave da crociera “Achille Lauro”, uccidendo il passeggero Statunitense di origini Ebraiche, Leon Klinghoffer, era stato espulso dal nostro Paese alla fine di Giugno – dopo aver scontato circa 23 anni, dei 30 inflittigli dalla Corte d’Assise di Genova – con destinazione Siria.

Proprio il regime di Damasco – che pareva pronto a condurlo sul patibolo – ha deciso per la sua scarcerazione, probabilmente dopo aver ritenuto sufficiente, il periodo di detenzione trascorso nel carcere Palermitano dell’Ucciardone. Immaginate la felicità del Dipartimento di Stato di Washington e dei familiari della vittima…

Nello stesso giorno, durante il vertice straordinario dell’Unione Africana dedicato alla crisi della Somalia, il “caro amico dell’Italia” Muammar Gheddafi in veste di Presidente di turno dell’Organizzazione e davanti a 30 Capi di Stato e di Governo, ha dichiarato che: “…su Israele ricade la colpa di tutti i mali del Continente Africano…”. Tra i leader presenti, anche il Presidente Sudanese “latitante” Omar al Bashir, incriminato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja, per crimini di guerra e contro l’umanità, per i massacri compiuti in Darfur.

Secondo il “colonnello” la soluzione per guarire l’Africa starebbe nella chiusura delle 10 ambasciate che Gerusalemme vi mantiene, in quanto la politica Ebraica sarebbe: “…proteggere le minoranze, come pretesto per scatenare conflitti ed appropriarsi delle risorse. Come accade in Sudan ed in Ciad…”.

Il Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha prontamente reagito, definendo il Raìs: “…un bulletto che fa il male della Libia e che imbarazza chiunque abbia la sfortuna di accoglierlo…”. Meno male che qualcuno se ne accorga… Almeno fuori dai nostri confini!

Nel frattempo in Iran, tribunali speciali e Pasdaran continuano nell’opera di epurazione degli oppositori politici, dei giornalisti e di semplici cittadini. Le tentennanti Potenze Occidentali – quando non cercano di vendere sottobanco tecnologie nucleari, o peggio, missili balistici a lungo raggio al Governo di Teheran – si ritrovano in conciliaboli di rito, in cui da una parte condannano la repressione voluta dall’ayatollah Ali Khamenei e dall’altra incrociano le dita, sperando in una “sollevazione” popolare che rovesci lo Stato Islamico una volta per tutte, prima che l’aviazione Israeliana lo cancelli con un “boom” nucleare!

L’Iraq da parte sua, “sedotto ed abbandonato” dai proclami di pace e democrazia di George W. Bush & Co. deve fare i conti con attentati e stragi quotidiani – a base di auto bomba e Kamikaze – e con profondi scontri politici tra Sciiti, minoranza Curda e Sunniti del disciolto partito Ba’th. Ma che fine avranno mai fatto le famigerate “armi di distruzione di massa”, che hanno condotto dalla dittatura di Saddam Hussein all’odierna “Democrazia d’importazione”? Forse Bush Jr. e Tony Blair potrebbero “illuminare” l’umanità al riguardo…

Il Pakistan continua a sfornare terroristi, illudendo il resto del mondo di combattere l’estremismo religioso sia sul proprio territorio, sia altrove. Tra la politica del “bastone e carota” di Musharraf e quella “accomodante” di Zardari nulla pare cambiato…

In Afghanistan mentre sale la tensione tra Karzai ed Abdullah – i 2 candidati più votati dopo il primo turno delle elezioni Presidenziali – le truppe della NATO se la giocano a “fare da bersaglio” a milizie Talebane “…sempre più efficienti e strategicamente preparate…“. Parole del comandante delle forze Statunitensi, Gen. Stanley McChrystal, che ha parlato anche di necessaria Escalation delle operazioni di guerra. Se ciò non bastasse, le verdi piantagioni d’Oppio continuano a crescere rigogliosamente, per la felicità dei tossicodipendenti di tutto il globo e nell’indifferenza dei vari Governi… Finché magari qualche “buontempone” proporrà di adoperare l’agente Orange, o il Napalm, per spazzare via tutto! Insomma, date le analogie, un nuovo Vietnam è lì che aspetta sornione.

In definitiva, solo guardando al Medio Oriente c’è da chiedersi: “la Diplomazia serve o è mai servita a qualcosa? A quanto vedo è capace solo di presentare Ultimatum, partecipare a conferenze di Pace, rinviare al futuro e far posto alle armi, parlare anzitempo di ricostruzione, fare semplicemente “spallucce” (chiedere al popolo Somalo, o ai Palestinesi), svendere la giustizia in cambio di contratti petroliferi (chiedere a Gordon Brown, alla BP, ed alla Libia, sul caso Lockerbie, please!)… E’ talmente impegnata ad arzigogolare sul “da farsi” e a proclamare di operare a garanzia del bene e del benessere comune, che le soluzioni ai problemi politici prima o poi vengono da sole, se non per “grazie commerciali”, per pura noia.

Evviva!

D.V.