E’ scandaloso, ma alla fine ci sono riusciti. Come ampiamente previsto e prevedibile, l’Italia pagherà alla Libia, 5 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni, quale risarcimento per il passato coloniale.

Dopo anni d’incomprensioni e trattative più o meno segrete, si è giunti ad un “Accordo di amicizia e cooperazione” tra i 2 Paesi.

Un accordo capestro per l’Italia, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che certamente avvantaggerà le solite poche grandi imprese ed i rispettivi management, garantendo loro affari d’oro nel deserto africano (idrocarburi, autostrade, acquedotti, ecc..), ma che peserà per anni sul contribuente italiano, ora più che mai sfiancato dalla crisi globale.

Nel frattempo, continuiamo a dover affrontare l’emergenza sbarchi. Migliaia di persone in fuga da fame e miseria, che giungono sulle nostre coste e che guarda caso partono proprio dai porti e dalle spiagge del nostro nuovo alleato libico!

Personalmente, piuttosto che mettere una pietra sui torti perpetrati contro i nostri connazionali, dopo il colpo di Stato attuato da Muammar Gheddafi nel 1969, avrei rispolverato l’operazione “El Dorado Canyon” voluta nel 1986, dal Presidente U.S.A. Ronald Reagan e riuscita purtroppo, solo in parte.

Come sempre accadeva più o meno segretamente in passato, ma come è sempre più evidente quando accade oggi, le scelte politiche che cancellano la storia, mascherano meschinamente pure scelte economiche.

ACCORDO ITALO-LIBICO? NON IN MIO NOME!

D.V.