Ci risiamo! Avevate forse dei dubbi?

Approvato il Disegno di Legge sullo Sviluppo – divenuto Legge dello Stato, dopo il voto definitivo di ieri in Senato – anche l’Italia si riapproprierà dell’energia nucleare (da fissione), ad uso civile.

Dopo un Aventino di due decenni abbondanti (seguito alla scelta referendaria abrogativa del 1987), in base alle dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico, entro quattro anni verrà “posata” la prima pietra di una centrale che entrerà in funzione – presumibilmente – dopo il 2020.

Nei prossimi sei mesi verrà emanata una specifica normativa attuativa, verranno localizzati i futuri siti produttivi – che potendo essere dichiarati “d’interesse strategico nazionale” potranno essere assoggettati a controllo militare – le metodologie di stoccaggio e dulcis in fundo il deposito nazionale delle scorie.

E’ stata decisa inoltre, la creazione di un’apposita Agenzia per la Sicurezza Nucleare, competente per la regolamentazione tecnica, il controllo e la sicurezza sugli impieghi dell’energia nucleare, la gestione e la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, la protezione dalle radiazioni e la vigilanza sugli impianti. Non è più previsto invece, come precedentemente ipotizzato, che essa debba “operare con indipendenza di giudizio e di valutazione e in piena autonomia tecnico-scientifica e regolamentare, avvalendosi di personale qualificato e altamente specializzato”.

Il perché è un mistero (…?).

Per una volta voglio essere ottimista anch’io… In effetti sono certo che “se ne vedranno delle belle”, allorché bisognerà spiegare a tanti “fortunati” cittadini, le ragioni per cui dovranno “accontentarsi” di scegliere tra una ciminiera “atomica” dietro casa e una discarica tossica in giardino.

In un Paese che non sa gestire in sicurezza neppure i carichi pericolosi circolanti sulla propria rete ferroviaria e che “salta sulla sedia” scoprendo di bruciare nei propri caminetti del Pellet contaminato da Cesio 137radionuclide estremamente pericoloso – vedo grosse nubi nere all’orizzonte.

Certamente un lato positivo – si fa per dire – nella faccenda c’è: gli accordi siglati nello scorso Febbraio tra ENEL e la Francese EDF, sotto la spinta dei rispettivi Esecutivi, avranno ora un senso pratico, ed un ritorno economico.

Nel frattempo tutti i TG – distratti dalle notizie bomba provenienti dal G8, tutte a base di questo o quel menù, di questa o quella cena di gala, di buffetti sulle guance tra leaders e d’incontri all’uncinetto tra First ladies – ieri sera hanno dato notizia dell’atto Parlamentare, in pochi minuti e quasi a fine trasmissione, ovvero quando anche il più acuto dei telespettatori tende ad appennicarsi…

Viva la libera informazione! Ce ne accorgeremo tra qualche tempo, quando, piuttosto che picchetti di protesta – ormai tardivi – troveremo in strada picchetti di rilevazione topografica, geodetica e cartografica per erigere i nuovi mostri di acciaio e cemento.

Anziché educare la gente ad un uso virtuoso, sensato ed ecologicamente vantaggioso dell’energia, si è scelto di puntare su un sistema obsoleto – la IV generazione delle centrali non fa la differenza – che spinge di fatto allo spreco. Una barra di Uranio una volta “accesa” resta attiva e non potendo esser spenta a piacimento, comporta produzione e consumo continui.

Pensate che sogno sarebbe, che novità rivoluzionaria, se la luce del Sole ci fornisse – finalmente –  energia calda, economica e pulita e potesse “illuminare” le azioni (un poco oscure e senza debita risonanza) compiute da quanti abbiano l’onore di guidare la Nazione, nel rispetto e nel nome del popolo… Eh già, si tratterebbe proprio di un sogno.

La realtà ahinoi, di nuovo porta solo il nome di… Atomo.

D.V.