“Tutti gli scandali aiutano la pubblicità, perché non c’è migliore pubblicità della cattiva pubblicità”. Andy Warhol

Il mondo ci gira intorno, preveniamo per non curare, facciamo un break, usciamo anche nudi ma con l’orologio al polso, riponiamo un felino nel motore della nostra auto, gustiamo ogni mattina il dolce della nonna, mettiamo in bocca delle bombe all’Idrogeno, spegniamo incendi con un peto, spesso ci spuntano le ali e voliamo via felici…

Eh si, che bella vita! Mica quella vera ci mancherebbe, quella è troppo irreale! Con tutti i suoi problemi è troppo fuori moda!

Ma ridiamoci un po’ su…

“Tanto tanto tempo fa, un tale chiamato “self-made man”, con i soldi ricevuti dal nobile nonno, decise di aprire una fabbrichetta di… Beh, vediamo….. Una fabbrichetta di coriandoli e lucine colorate…

Allora, nessuno aveva bisogno di coriandoli o lucine colorate, perché tutti si facevano il “mazzo” per racimolare qualche soldo per mangiare, bere, ancora mangiare, ed al limite vestirsi o – e ripeto o – curarsi…

All’inizio “Self-made man”, che non riusciva a “piazzare” la merce, pensò di essersi rovinato, sennonché sentì delle voci che dicevano “ogni offerta crea la propria domanda”… Bingo! Esclamò.

Cominciò a girare per paesi e città declamando l’utilità dei suoi prodotti, affisse strani pezzi di carta sui muri, comprò pagine di giornale, inventò la promozione pubblicitaria…

Di lì a poco, tutti cominciarono a comprare coriandoli e lucine colorate e furono felici di possedere degli “status symbols” tanto diversi quanto uguali, anche se poi i borsellini si fecero leggeri leggeri… Tuttavia dicevo, furono felici, perché la sera fu tutta un lancio di coriandoli, sotto ad un cielo di lucine colorate… Con la pancia più vuota e un po’ più soddisfatti dei piaceri della vita… Soddisfatti?

“Self-made man” divenne milionario, si ritirò e lasciò la guida dell’impresa a suo figlio “self-quasi-made man” che a sua volta, quando scelse di entrare in politica per salvare il mondo, la lasciò al proprio figlio “mo-me-la-godo-io”. Questi assunse un sacco di gente, ed aumentò al massimo la produzione – si comprò anche una squadra di pallone – finché un giorno i magazzini furono pieni e le vendite, già calate per gli alti prezzi imposti, cominciarono a stabilizzarsi e poi a scendere e a scendere e a scendere…

Il mercato è saturo, il PIL si è fermato, anzi retrocede, è la recessione, è la depressione economica – e psichica – gli dissero… Per tanto “mo-me-la-godo-io” dovette ridurre gli occupati, che senza salario dovettero appellarsi agli aiuti di forze sindacali sbadate e un po’ sbiadite e di uno Stato “lontano”, che più di tanto disse di non poterli aiutare, perché impegnato a finanziare “mo-me-la-godo-io” e le aziende di molti come lui, dal rischio fallimento…

Cominciò a circolare una voce rivoluzionaria che diceva: “Si stava meglio quando si stava peggio”, poi un’altra reazionaria che diceva: “la pubblicità è l’anima del commercio”, poi ancora, una voce psicopatica: “amici, cittadini, patrioti, consumate più coriandoli e lucine colorate”! Infine la più clamorosa: “contro la crisi ci vuole ottimismo. Non ho mai visto un pessimista fare fortuna…”.

Così mentre “mo-me-la-godo-io” salvò la casa, le ville al mare, le ville in montagna, la villa in campagna, l’elicottero, lo yacht, la barca a vela, l’auto di lusso, l’altra auto di lusso, le auto d’epoca, le auto sportive, le auto per “tuttigiorni”, la moto, il sidecar d’epoca, la bici da passeggio, la bici da competizione, gli orologi d’oro, quelli di platino, i terreni, i frutteti, gli uliveti, i vigneti, i titoli nominativi, quelli al portatore, i diamanti, i lingotti d’Oro, quelli di Palladio, la scuderia di cavalli, l’allevamento di cani con pedigree, ecc. ecc… I suoi operai ed i suoi impiegati rimasero – chi licenziato, chi a casa in ferie forzate, chi a lavoro con orario ridotto – a mangiare pane e ottimismo, a sperare bene per il futuro e a guardare la TV, che beffardamente continuava ad invitarli a comprare… Coriandoli e lucine colorate”.

Eh si, la pubblicità è davvero l’anima del commercio…

D.V.