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Gregorio De Falco

“Costa Concordia”, Vi dice nulla? E’ trascorso quasi un anno, dal naufragio di quella nave, eppure, nell’attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda, non saremo noi, qui, a condannarne il diretto responsabile. Anziché biasimare il “Capitano sbagliato”, preferiamo infatti “premiare” colui che del proprio lavoro non ha fatto uno scialbo “fine di vanto”, né il mezzo per farsi largo in società… Se è vero che il compimento del proprio dovere, con meritoria professionalità, non crei eroi, è pur vero che in un mondo dove la mediocrità imperi e l’incapacità l’accompagni lungo il cammino, siano gli atti e le scelte delle cosiddette “persone normali” ad avere un non so che d’indiscutibilmente eroico ed encomiabile. Ecco perché tra tanti nomi famosi ed altisonanti e tra tanti personaggi ben più in vista che avremmo potuto valutare, nel designare la nostra Persona dell’Anno, ci sentiamo felicemente obbligati a rendere omaggio al Capo della Sezione Operativa della Capitaneria di Porto di Livorno, un uomo assurto indirettamente alla notorietà, nel tentativo di gestire al meglio le conseguenze di un fatto tragico – causato dalle mani e sciagurate carenze decisionali di altri – che ha saputo tornare nell’ombra del proprio “servizio in divisa”, evitando con dignità le fameliche, false ed ubriacanti luci della ribalta. Grazie Comandante… E lei Schettino: “vada a bordo c###o”!