Man of the year (2011)

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Mohamed Bouazizi

Il 2011 sarà ricordato per sempre, come l’anno della “Primavera Araba”, anche se probabilmente, si farà sempre più fatica a ricordare il nome del suo inconsapevole iniziatore… Eppure, il sacrificio della vita di questo giovane Tunisino – immolatosi per difendere il proprio diritto al lavoro e ad una vita dignitosa,  contro ogni bieca e presuntuosa forma di autoritarismo – ha rappresentato la “scintilla” della rivolta popolare nel Nord Africa e in Medio Oriente, nata e cresciuta lungo la strada che porta dritti alla Libertà e alla Giustizia sociale ed economica. La messa “a ferro e fuoco” di Regimi Tirannici amici di un Occidente “interessatamente connivente”, non si è ancora arrestata. Alla fragorosa caduta di alcuni, conseguono le crepe e le crisi politiche di altri, in un incerto divenire quotidiano. Quando tutto sarà finito, spazzato via chiunque della Forza fece il mezzo per impedire che i Valori delle Democrazia “sbarcassero” sull’altra sponda del Mediterraneo, ci risveglieremo in un mondo diverso, forse migliore, comunque più vero. Ecco la ragione per la quale Mohamed Bouazizi debba essere ricordato… Ed ecco il perché della sua designazione a “persona dell’anno”.