“Si può essere saggio solo alla condizione di vivere in un mondo di stolti”. Arthur Schopenhauer

Sempre più spesso, vedendo quanto accada “là fuori”, mi convinco che il nostro Pianeta sia giunto sull’orlo del collasso. Insomma, visti gli allarmanti dati diffusi dagli scienziati circa il deterioramento ambientale e considerata la superficialità mostrata da tanti Governi nel prendere le opportune contromisure, è ipotizzabile che sia già stato superato il “punto di non ritorno”, ovvero quello oltre il quale la vita sia stata compromessa per sempre.

Il mio mestiere non è quello di green soldier e non vado all’arrembaggio delle navi dei veleni in navigazione, però conosco bene la generale situazione della Terra e “non mi sta affatto bene”! La razza umana ragiona ed agisce come un virus impegnato ad ammazzare l’organismo ospite. E’ tempo di dire basta.

Si parla tanto di Green Economy, di salvaguardia delle foreste e della fauna, di parchi e riserve marine, dei fiumi e degli Oceani, del ghiaccio dei Poli, ma alla fine delle “chiacchiere” e delle artificiose ed affollatissime conferenze di facciata, la Politica si mette sempre di traverso, rendendo arduo, se non impossibile, la messa in pratica di soluzioni efficaci ai problemi creati alla natura, dalla scellerata azione antropica.

Chi si ricorda il Protocollo di Kyoto? Un meritorio accordo sul clima ridotto a carta straccia, a colpi di rinvii e ridimensionamenti. Troppo costoso” dicevano in tanti. O forse talmente lungimirante, che non ci si rese conto di quanto fosse difficile rispettarlo, facendo il bene di tutti. Questi Governanti… Avranno pensato ad una barzelletta!

Estensione ghiacchi Artici (09-2009)Un paio di giorni fa, ha suscitato clamore un articolo del New York Times, dedicato all’apertura del cosiddetto Passaggio a Nord-Est. Si tratta di un “canale” tra i ghiacci del Polo Nord, che mette in comunicazione Asia ed Europa, che è stato percorso per la prima volta da due cargo Tedeschi, partiti da un porto Sud-Coreano alla volta dell’Olanda. La nuova percorrenza consente un “risparmio” di quattromila miglia marine – pari a 7.400 Km – rispetto all’usuale rotta di undicimila, che attraversa il canale di Suez. Se è vero che ciò consenta di non sprecare carburante e di limitare le emissioni di CO2, è altrettanto vero che numerosi media, piuttosto che rimarcare con preoccupazione che la nuova Via Polare sia opera del Global Warming, non hanno trovato meglio da fare, che esaltare il vantaggio economico conseguente alla nuova rotta commerciale.

E mentre il riscaldamento globale continua imperterrito nella sua opera, brucia l’Australia, brucia l’Amazzonia, brucia il Borneo, brucia la California, brucia la Grecia, brucia l’Italica Penisola

E che dire poi degli spropositati ammassi di alghe depositati dalle onde sulle spiagge della Bretagna? Un “regalo” dovuto all’abuso di Nitrati in agricoltura, che a causa delle massicce esalazioni di Idrogeno Solforato da decomposizione, mette in pericolo uomini ed animali. Solo un “trafiletto” di poche righe, su qualche benemerito quotidiano.

Ad essere fortunati, o meglio, un po’ oculati nel ricercare le “notizie giuste”, conoscerete il famigerato North Pacific Trash Vortex, vale a dire un gigantesco mucchio di spazzatura – tenuto insieme dalle correnti oceaniche – che galleggia al largo della costa Occidentale degli Stati Uniti. Formato essenzialmente di plastica e rottami – ed esteso su un’area di centinaia di migliaia di km² – attraverso la fotodegradazione polimerica sta accelerando l’ingresso nella catena alimentare marina dei monomeri plastici – inquinanti persistenti, spesso al pari della Diossina – con le immaginabili ricadute sulla salute di milioni di ignari consumatori di pesce. Addio frittura di paranza e grigliata mista!

Tornando dalle nostre parti, c’è da dire che uno Studio condotto alcuni Ospedali Milanesi, pubblicato sulla rivista Environmental Health e richiamato dal Corriere della Sera, abbia appurato che le persone esposte alla nube di Diossina rilasciata dallo stabilimento Icmesa, il 10 Luglio 1976 – coinvolgendo soprattutto l’area di Seveso – siano più soggette a leucemie, linfomi e tumori del seno, rispetto alla media. Chissà perché, ho il sentore che gli abitanti della zona non avessero bisogno di una conferma scientifica, visto che la “conferma” la vivano quotidianamente sulla propria pelle.

I risultati del rapporto meneghino saranno sicuramente una “gioia” anche per gli abitanti di Vascigliano di Stroncone, un piccolo centro nei pressi di Terni, in Umbria, dove nel corso dell’Estate appena trascorsa, dall’incendio di un deposito di materiali plastici – derivanti dalla demolizione di automobili – si sono sprigionati densi fumi neri, carichi di Diossina. Risultato: un’area di diversi km² “concimata” per bene, dov’è stato vietato di raccogliere ortaggi, frutta, cereali, nonché di macellare animali da allevamento. Mentre la magistratura indaga, il caso è rimasto nel silenzio dei media Nazionali, magari alle prese con il Jackpot milionario del Superenalotto! Eh già, se non ci scappa almeno un paio di morti… Ma che diamine!

Per finire, vorrei ricordare che negli anni ’70 sia stata elaborata una teoria – ipotesi Gaia – che considera la Terra nient’altro che un Sistema “vivente”. A pensarci bene, forse non è solo una teoria ma un postulato… E magari terremoti, maremoti, uragani, eruzioni vulcaniche, aumento della temperatura e scioglimento dei ghiacci sono solo degli “anticorpi”, usati nel tentativo si sbarazzarsi di quell’insieme di “piattole” chiamato umanità.

D.V.