bandieraitaliana“La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Costituzione Italiana, art. 12.

Se è vero che la nostra amata e giovane Italia sia carente, fin dalla sua fondazione, di un sentimento di fiero orgoglio Nazionale, è pur vero che ciò non sia da addebitare alla volontà popolare, bensì alla secolare Politica del saccheggio, del peculato, della corruzione, dell’illecito scambio e della rapina di Stato, che ha ispirato per anni l’azione di troppi Governanti e che ha impedito di “cementare” gli Italiani.

Ciò ha reso implicitamente più conveniente e all’apparenza più “giusto”, il mantenimento ed il perseguimento dell’interesse locale e particolare.

Negli ultimi vent’anni, la Rivoluzione anti-romana ha avuto come artefice, l’azione “innovatrice” della Lega Nord. In effetti, sull’onda dell’opera meritoria – purtroppo incompleta – della Procura di Milano e dell’inchiesta “mani pulite”, quello che era un semplice movimento interprovinciale è riuscito a spazzar via il marcio Sistema Partitico Italiano, imponendosi in numerose “tornate elettorali”, fino a sedere tra i banchi del Governo.

Le ricette adottate a tal fine – tutta pappa e populismo se prima hanno avuto la meglio sull’ingessato duopolio Pentapartito-PCI, oggi stanno dettando i tempi dell’implosione del PDL, suo alleato, nella piena consapevolezza di non avere – per ora – degli avversari organizzati e vincenti dall’altra parte della barricata Parlamentare.

Mentre la Secessione sta lì ad aspettare – tranquilla che prima o poi venga il suo turno – l’opera Legislativa nascosta ed oscura, che mira a destabilizzare il nostro Paese, si compie pian piano per mano di gente del Nord di verde vestita.

Insomma, se ci si limita alla cronaca recente, le Ronde Padane e le “Gabbie salariali” Nord-Sud, sono solo la punta di un iceberg. Cavalcando le paure sociali ed economiche delle masse, si semina vento per raccogliere tempesta. L’obiettivo è, manco a dirlo, stravolgere la Costituzione e dar vita a quella Padania che da sempre rappresenta il traguardo di Umberto Bossi il sognatore e fors’anche di quei trecentomila fucili delle Valli Bergamasche…

Sdoganata forse troppo presto dall’opera preventiva della Magistratura, credo che la Lega – che pure ha contribuito a “picconare” la deprimente prima Repubblica – a dispetto del suo successo elettorale, abbia esaurito il suo compito, per così dire “lecito”.

Proseguire nel proprio oltranzismo programmatico comporterebbe la disintegrazione dell’Italia unitaria e necessiterebbe di un adeguato piano politico di risposta.

Solo un’azione univoca, decisa e benemerita, potrebbe tutelare il cittadino inconsapevole e la futura Democrazia.

Simbolo di unità, libertà, giustizia e solidarietà il nostro Vessillo Nazionale, sventola gloriosamente in nome di tutti, soprattutto di quelli che abbiano avuto l’onore e l’onere di sacrificare la propria vita, affettiva e materiale, per la nascita di una Patria comune…

…A beneficio di tutti quegli insolenti politici populisti, che se lo siano scordato.

D.V.